L’entroterra agrigentino: Monte Guastanella – Santa Elisabetta

L’itinerario inizia con la suggestiva visita al Monte Guastanella e al sito archeologico con la necropoli, le antiche grotte scavate sulle pareti rocciose e i resti del castello arabo. Nel castello, che fu usato dai musulmani come luogo di deportazione, fu imprigionato per tre volte, in periodi successivi, il Vescovo di Agrigento Ursone. Tra il 1221 e il 1232 Federico II di Svevia tornò in Sicilia dopo aver combattuto una guerra in Germania, combatté gli arabi, li sconfisse e distrusse anche la loro fortezza.

Nelle campagne di Santa Elisabettà si visiterà, poi, una famiglia di pastori dove si assiterà alla mungitura con degustazione di formaggi e ricotta. Quindi, si pranzerà in fattoria.

La giornata continua nella vicina Raffadali, famoso centro per la produzione e la lavorazione del Pistacchio con la visita di alcune pasticcerie e degustazioni.