Giuseppe Nicastro, intraprendenza e caparbietà come traini del vissuto

Giuseppe Nicastro , foto di Dario Lo scalzo

Giuseppe Nicastro , foto di Dario Lo scalzo

Agricoltore a Sutera, operario nel campo dell’edilizia e del tessile in Germania, Giuseppe Nicastro si mette infine in proprio, per oltre cinque lustri, nel settore dei trasporti in Inghilterra dopo avere fatto esperienza anche nel settore metalmeccanico e passando per un breve periodo alla vendita di gelati.

Ascoltando la storia di Giuseppe non si può di certo perdersi d’animo e sembra chiaro che, se la caotica epoca odierna porta a scoraggiarsi e a racchiudersi sempre più in se stessi, quella di altre generazioni, quelle dei nostri padri, seppur mossa da bisogni e necessità primarie, ha dato prova di un attivismo e di un’intraprendenza non comuni.

E’ così che il racconto di Giuseppe, come quello di tanti altri emigrati, diventa involontariamente una testimonianza storica durante la quale si tocca con mano una parte della storia non solo italiana ma anche europea. Se a tutto ciò si aggiunge la vitalità dell’oratore che narra di un percorso fatto di continue sfide a se stesso e alla vita, allora si rischia quasi di sentirsi spiazzati.

“Il mio cuore è sempre a Sutera e ai suteresi” ci dice sentitamente. E’ un legame nei confronti delle proprie origini che diventa ancora più marcato quando nel proprio vissuto si è in fin dei conti trascorsa quasi un’intera vita tra la Germania e l’Inghilterra.

Sutera, uno dei borghi più belli d’Italia nonché città del presepe vivente, è abitata da poco più di 1.400 anime. E’ in breve un villaggio in cui ci si conosce tutti quanti e in cui tutti quanti fanno dell’accoglienza un reale valore di vita.

Le sue bellezze paesaggistiche e monumentali fanno da contorno a un calore umano particolare e alla genuinità della gente. Sono forse queste le ragioni per le quali i numerosi emigrati vi ritornano sistematicamente, con un atteggiamento quasi di devozione al paese, alle sue festività, alle sue feste, alle sue tradizioni, alla sua campagna, soave nelle stagioni fredde e aspra in quelle calde.

Bastano pochi giri in centro e nei quartieri che sembrano accerchiare e abbracciare la montagna di S. Paolino per catapultarsi in un luogo d’altri tempi. E se poi ci si cimenta nel camminare per le campagne circostanti, in un lasso di tempo molto breve, ci si rende conto del perché la Sicilia sia una terra di magia e d’incanto.

Come prodigiosi sono da considerare la forza d’animo, la capacità d’iniziativa e la curiosità che hanno condotto Giuseppe Nicastro nel suo vivere e con i quali ha saputo farsi largo all’estero.

La sua è la storia di una sfida sistematica alla staticità e di una lotta perenne per migliorare sempre più la propria condizione di vita. Lo dimostra la sua poliedricità e la capacità di adattamento che gli hanno permesso di lavorare in settori differenti e in condizioni tutt’altro che facili.

Una vita ricca dunque che trova la sua pienezza e il suo completamento nel ritorno cadenzato in quel di Sutera e nella casa natia ristrutturata e divenuta immancabilmente centro nevralgico di ricordi ed emozioni.

 

di Dario Lo Scalzo

 

Vi preghiamo di prendere visione dell’intervista video a Giuseppe Nicastro